LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giorgio Linguaglossa
Insoliti sguardi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Bisogna partire dalle cose («una sedia di paglia accoglie il tuo corpo»), dal senso fisico, materico delle cose, le parole verranno dopo. Non c’è bisogno di alcun inganno sembra dirci Patrizia Pallotta, prima le res, le parole seguiranno. È quasi commuovente il nitore algebrico di questo libro di liriche dal verso breve «still life»: «Cormorani schierati / per l’addio alle procellarie / sono in fila militare / fra la curiosità di barchette / di carta…». Del resto, Patrizia Pallotta è ben lontana dal manifestare un qualche indugio o indulgenza verso la viandanza della Heimat, non sente più alcuna nostalgia di una Heimat, di una casa, tantomeno di un ritorno a casa, le basta l’abitazione di massa sita in una città massa (e che massa!) come Roma per renderla completamente immune dal perimetro della nostalgia. L’autrice romana è troppo colta  e acuta per favoleggiare il ritorno di una nuova età dell’oro, troppo disincanto e disorientamento in questa nostra età del quotidiano per rincorrere il già detto del museo delle vanità. Il moderno Ulisse è ormai diventato nient’altro che luogo comune, Penelope è una delle tante zie zitelle che aspettano in casa il ritorno dell’eroe della vita quotidiana; un individuo indifferenziato, un individuo massa, un sistema segnaletico insignificante, se non come partner del sistema del mercato globale, che altro non è che il supersistema che garantisce il funzionamento della libera circolazione delle merci. Gli insoliti sguardi degli uomini sono quelli che l’efebo della copertina rivolge al lettore per invitarlo ad entrare entro la tesatura dei versi di una poesia fatta di «amore e musica», mentre non si sa se l’amore è ancora amore e la musica abbia qualche parentela ancora con la musica.

Nella poesia della Pallotta c’è il quotidiano ma come visto in controluce, attraverso il filtro della memoria smemorata. ed ecco che è giusto soffrire per un pesciolino che cade dal recipiente di vetro, ecco il disagio e il dolore degli eventi che accadono senza che ce ne accorgiamo. C’è anche la consapevolezza che, preso in sé, il quotidiano è impenetrabile, è un mistero e che l’unico modo per tentare di aprire qualche fessura in esso è appunto non prendere il quotidiano come una cosa seria, insomma, sul serio:

 

Il ciclo della saggezza

si ripete, come dopo ogni

temporale albeggia

l’arcobaleno.

 

Come si addice ad ogni ricerca seria e meditata il «silenzio» è sempre lì che lambisce il piano dell’esistenza come un drago invisibile:

 

Lo sfondo? Un portico,

il dondolio delle foglie

estive, la tenerezza

ormai cieca di un uomo

che può assaporare

il rispetto di un testo.

 


Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.